Apertura di nuovi casinò sul
territorio italiano. I mini casino saranno delle sale da gioco
riservate al poker e a tutte le sue varianti. Lo stato italiano
ha individuato nell'ex casino di Bagni di Lucca la prima ubicazione
del primo mini casino in Italia. Il primo di una lunga serie di
nuovi mini
casino italiani, almeno così dovrebbe
essere e così si augurano molti imprenditori che vogliono
sapere le disposizioni e i requisiti che si devono avere per aprire
un mini casinò. Al momento, il governo italiano continua
a rimandare la data delle regolamentazioni che dovrebbero avere
questi nuovi casinò, salvo ulteriori proroghe entro i primi
mesi del 2010 si dovrebbe sapere esattamente chi potrà
avere queste preziose concessioni.
Curiosa l'apertura di Bagni di Lucca,
che fù la sede della prima casa da gioco in Europa. Nel
1713 erano autorizzati e disciplinati, all'interno dello stabilimento
termale, alcuni giochi d'azzardo come il famoso biribisso, il
padre della roulette. Nel lontano 1819 Maria Luisa di Borbone
regolò formalmente il gioco d'azzardo e nel 1837 Carlo
Ludovico, duca di Lucca, promulgò un regolamento con specifica
autorizzazione a Carlo Adriano Mathis a costruire un casinò
e a gestirlo per nove anni. Alla scadenza del contratto, visto
il grande successo, il Ducato si riappropriò del casinò.
Il casino a Bagni di Lucca continuò ad operare fino al
1953, anno in cui la proprietà, divenuta privata, decise
di fermare la ruota della roulette escludendo questo gioco dal
casinò. Non fù un caso che, da quella triste decisione,
il casinò perse fascino e rimase estromesso dal gioco.
Complici anche casinò più intriganti come l'ex casinò
di Rapallo, che all'epoca era la casa da gioco più raffinata
d'Italia. L'attività del casinò dei Bagni di Lucca,
proseguirà, salvo brevi interruzioni, fino al 1953, con
gestioni private. Poi venne definitivamente chiuso.