Nel 2005 è nata Party Gaming,
una società che controlla un'importante fetta di giocatori
online. Composta da quattro soci hanno raggiunto un dividendo
di circa 930 milioni di sterline. il direttore di questa società,
guadagnò circa 50 milioni di sterline in azioni e Party
Gaming fu valutata circa 4,5 miliardi di sterline.
I siti di poker online sono più di 1000, con un giro d'affari
di circa 2,5 miliardi di sterline.
In questo grandissimo business sono e stanno entrando diverse
società, però, in italia, per colpa di alcune restrizioni,
questo mercato è stato frenato. Solo dal 2008 si è
affacciato il Casino di Sanremo il quale offre anche numerosi
tornei di poker virtuale.

La seconda potenza del poker online
è Pokerstars, società con sede in Costa Rica che
controlla circa il 10% della quota del mercato del poker online.
Ma oggi, conviene ancora investire sulle società di poker
online? Esistono forti dubbi anche se il poker online non ha ancora
conosciuto la crisi. Secondo gli esperti questa tendenza non continuerà
all'infinito, anche per le varie minaccie espresse da alcuni governi
mondiali, in primis il governo degli Stati Uniti.
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